È pronto, a tavola!
Dopo anni di cessata attività abbiamo deciso di dare nuova vita alla pizzeria del circolo; è successo durante il Covid-19.
In quel preciso periodo non potevamo nemmeno uscire di casa e così abbiamo fatto le prime riunioni on line per tracciare quella che sarebbe stata la strada da seguire (e che ci ha portato ai nostri giorni). Dai primi incontri caotici, caratterizzati da mancati collegamenti, dalla poca pratica nelle nuove tecnologie (!) e dalle molteplici voci che si sovrapponevano, siamo passati ad una gestione sul campo che è partita da 0: ovvero, a disposizione avevamo solo la cucina e le attrezzature ma non un cuoco e nemmeno un pizzaiolo. E da lì, grazie alla collaborazione con chi oggi gestisce la pizzeria, è iniziato un corso intensivo per una 15ina di volontari (molti dei quali ai primissimi passi in una cucina) dall’impasto della farina alla pizza nel piatto. Il tutto tenuto in piedi dall’impegno e dalla volontà di un gruppo di persone decise a fare ripartire una parte troppo importante del circolo. Seppure con risultati approssimativi, abbiamo scavallato i primi mesi di difficoltà e ci siamo rimessi in carreggiata con le aperture durante il fine settimana a forza di squadre di volontari composte da un pizzaiolo per passione e 2/3 persone tra sala e cucina.
Trascorsi diversi mesi abbiamo trovato una nuova quadra grazie sia all’inserimento stabile del pizzaiolo (questa volta, non improvvisato come noi vista l’esperienza di oltre 20 anni nel settore) che ai gruppi di volontari coordinati in turni calendarizzati: ad oggi funziona ancora in questo modo e la pizzeria è in grado di gestire 2 turni distribuiti tra le 19:30 e le 21:30 ogni fine settimana.
L’aspetto più importante di tutti rimane l’attività intrinseca alla pizzeria, come era agli inizi di questa avventura: noi non vendiamo la pizza, piuttosto creiamo spazi di aggregazione e socializzazione. Ogni turno di volontari è composto da una grande varietà di persone (età, provenienze e professioni diverse) e tutto questo serve a metterci a stretto contatto all’interno degli spazi del circolo riappropriandoci di quella tradizione che da bambini vedevamo ma ancora non eravamo in grado di comprendere. Oggi si e l’obiettivo rimane consolidare quello stesso spirito di iniziativa e voglia di stare insieme per offrire un momento di condivisione conviviale sana e costruttiva.